sabato 23 ottobre 2021

IL BENE E IL MALE ESISTONO?

 
ANDREA DEGL'INNOCENTI
DANIEL TAROZZI

Esistono il Bene e il Male? Prendete due giornalisti che in una giornata assolata iniziano a parlare di valori e scoprono di avere visioni molto più distanti di quanto pensassero, forse persino antitetiche.

Aggiungeteci che i due, oltre ad essere colleghi e amici, condividono un progetto lavorativo e di vita, Italia che Cambia, fortemente basato sui valori.

I due si interrogano sul senso di questa parola, “valori”, e lo fanno chiamando in causa di volta in volta esperti e pensatori che già si sono interrogati su questi argomenti da vari punti di vista: psicologico, filosofico, sociologico, giuridico, antropologico, artistico, educativo, biologico e spirituale.

Fra i tanti, Francesco Bernabei, Andrea Colamedici, Giuseppe Barbiero, Melania Bigli, Danilo Casertano, Ugo Mattei, Luigi Zoja, Massimo Canevacci, Michelangelo Pistoletto, Lama Palijin Tulku Rinpoce e Angelo Vaira.

"Ho sempre amato cambiare idea. Dietro ogni emozione che si attiva c’è un percorso ricco di scoperte e stimoli.
E quindi eccomi qui. Ho deciso di seguire quanto propone la permacultura, “nel problema, la soluzione”, anziché angosciarmi per una differenza di visione così profonda con uno dei miei soci storici: approfittiamo dell’occasione per crescere entrambi. Confrontiamoci, svisceriamo il problema e facciamolo registrando tutto. Ne uscirà un libro in forma dialogica che sappiamo dove comincia ma non dove finisce. Scopriremo strada facendo cosa pensiamo e se e in cosa saremo disposti a cambiare idea. Consulteremo esperti nei vari settori per avvalorare un’ipotesi o semplicemente sviscerarne i vari aspetti.

E alla fine vi diremo se qualcuno aveva ragione o se davvero... la ragione non esiste, il bene non esiste, il male non esiste. Buon viaggio!"

Daniel Tarozzi

"ho iniziato a riflettere su quanto fosse efficace un approccio basato sui valori nel voler cambiare il mondo e, più andavo avanti nella riflessione, più andava maturando in me la convinzione che fossero molti di più i contro che i pro. I valori hanno così iniziato ad apparirmi come un freno al cambiamento per via di una serie di loro caratteristiche intrinseche: sono relativi, ma hanno pretesa di universalità, innalzano barriere fra le persone e bloccano la comunicazione e l’empatia verso coloro che hanno valori differenti, ci portano a giudicare e “condannare” gli altri e noi stessi, minano la nostra capacità di analisi della realtà attivando i nostri bias cognitivi, e così via."

Andrea Degl'Innocenti


Edizioni AMRITA

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